Sono giorni di transizione. Del passaggio da ciò che è stato a ciò che sarà, da un matrimonio finito con Alessandro Pierini ad uno con un allenatore “esperto, che conosca benissimo la categoria”.

Sergio Carnesalini ammette che sono tre i profili sotto la lente d’ingrandimento sua e di riflesso della società. Tra questi, inutile negarlo, Vitaliano Bonuccelli, la soluzione senz’altro più gradita dai tifosi (“se è ben visto dalla piazza tanto meglio, ma questo fattore incide solo parzialmente nella scelta”).

Il Viareggio ha preso tempo prima di annunciare il nuovo tecnico. Guarda caso il Gavorrano – allenato dal “Condor” – domenica (22 mag) sarà impegnato a Montecatini nella finale play-off del girone. Ed è proprio questa serie di coincidenze che rafforza la tesi secondo cui Bonuccelli sia il primo nome sul taccuino di Carnesalini.

Il ds pensa al futuro senza dimenticare il passato. E fa chiarezza sui motivi della mancata conferma di Pierini: “Gli avevamo posto due obiettivi – spiega -: ottenere una salvezza tranquilla e restare nella parte sinistra della classifica. Il primo lo ha centrato con diverse giornate di anticipo, l’altro gli è sfuggito per pochi punti. Alla fine la partita di Poggibonsi è stata lo spartiacque, se avessimo vinto lì avremmo anche potuto lottare per i play-off, avremmo affrontato le ultime quattro gare con un altro spirito. Chiaramente ci aspettavamo tutti qualcosa di più, lui per primo. Non è mancato tantissimo, di certo la stagione non è stata fallimentare come qualcuno (il riferimento è diretto a chi scrive, ndr) vuol far credere. L’attaccamento alla maglia da parte dei giocatori c’è sempre stato, tranne a Piancastagnaio”.

Pierini ed il Viareggio prendono due strade diverse, una separazione senza veleni. “L’ambiente non ha apprezzato il lavoro di Alessandro, un professionista vero che ha pagato l’inesperienza Questo mi amareggia molto. Le critiche è giusto riceverle, ma gli errori li abbiamo commessi tutti, non solo lui”. Già, gli errori. Lasciar partire Buglio è stato il più grande (e grave) di tutti, anche se nessuno lo ammette. Carnesalini puntualizza anche questo aspetto: “L’indicazione dell’allenatore era chiara: voleva davanti alla difesa un centrocampista con altre caratteristiche. Io ho condiviso questa idea, a posteriori ammetto di aver sbagliato. Personalmente, se Pierini non avesse avanzato quel tipo di richiesta, ci avrei pensato un po’ di più prima di lasciar partire Angelo, al quale avevo comunque proposto un tipo di soluzione diversa, lui voleva continuare a giocare. Chiaramente con Gorelli in squadra non avremmo potuto tenere sia Buglio sia Reccolani, uno dei due sarebbe finito in tribuna”.

Però poi il Viareggio nel mercato di riparazione aveva puntato su Mounard, lo aveva tesserato poi tutto era finito in cenere per questioni burocratiche: “Ha caratteristiche diverse rispetto a Buglio, sono due giocatori tecnici ma non ricoprono lo stesso ruolo. Avevamo bisogno di qualità offensiva. Non lo nego, ho cercato di prendere Giovinco che invece è andato al Tuttocuoio, alla fine abbiamo scelto Rosseti che ha comunque fatto bene nel girone di ritorno”.

Chi resterà? Chi partirà? Chi arriverà? “Troppo presto per entrare nel dettaglio, anche perché queste valutazioni andranno compiute di concerto con il nuovo tecnico tenendo conto dell’obbligo delle quote. Cipriani vorremo trattenerlo, possiamo esercitare il diritto di riscatto quando vogliamo. Con Mariani stiamo trattando, gli altri (Diana, Fiale, Caciagli, Guidi, Visibelli, Rosati) non so, vedremo”.

Pizza e Brega sono due giocatori che potrebbero interessare al Viareggio? “Samuele è un centrocampista molto forte, al momento però è legato al Pontedera, Cristian proviene da una stagione non buona, per la Serie D è un attaccante importante”.

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ultimo aggiornamento: 19-05-2016


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